Trent’anni: atto primo

Si è svolta presso la sala Savi dell’Orto Botanico dell’Università di Pisa la prima iniziativa pubblica con cui l’associazione Controluce intende ricordare il trentennale del suo statuto.

L’Orto Botanico – luogo di piante e luogo di persone, come afferma Marco D’Antraccoli facendo gli onori di casa – è la sede giusta per mettere in atto le tante azioni di riparazione e reintegrazione che possono attuare una vera giustizia di comunità. Le rappresentanti di UEPE, Donatella Giannelli e Maria Rosaria Lacatena, rimarcano questa idea, ricordando quanto a lungo e quanto profondamente si sia sviluppata la partecipazione di Controluce alle misure di comunità proprio mediante questo spazio verde (ed anche l’altro spazio, il Piccolo Parco Urbano dei Santi Cosma e Damiano, che da anni viene accudito e animato da tante persone, fra cui i volontari di Controluce).

Che il verde sia per sua natura terapeutico ed in qualche modo “riconciliante” lo conferma il ricercatore Sergio Frumento, che illustra le basi scientifiche dei benefici che un ambiente naturale induce nella mente e nel comportamento.

Ma lo confermano anche le testimonianze di due persone, Giovanni Tripodi e Giancarlo Amodio, che in una animata tavola rotonda, moderata da Giovanna Baldini, raccontano la loro esperienza “verde” durante il periodo della detenzione e i benefici che da essa hanno ricavato in termini di rinascita personale.

Conclude l’interessante e affollato pomeriggio il ringraziamento della presidente di Controluce, Silvia Buoncristiani, e l’auspicio che ancora per lunghi anni l’Associazione possa accompagnare tante persone ad un reinserimento pieno e duraturo.

Condividi questo articolo

Controluce è un’associazione che esiste grazie al contributo volontario di molte persone. Se vuoi aiutarci condividi i nostri contenuti sulle piattaforme social e segui le nostre pagine.

Se credi nel nostro progetto e vuoi aiutarci economicamente, ti rimandiamo alla nostra pagina dedicata.